Incontriamo Giovanni Busetto e Norma Ghizzo, fondatori di AmbriaJazz. Diamo un po’ di notizie sulla vostra associazione:
L’Associazione Culturale AmbriaJazz esiste dal 2009, inizialmente con il nome di ForteMente, cambiato in AmbriaJazz nel 2016. Attualmente conta quattro soci ed è legalmente rappresentata dal Presidente Giovanni Busetto. Svolge attività culturali di vari generi con forte predominanza di attività concertistica durante tutto l’anno.
I musicisti invitati ad esibirsi sono scelti con cura fra giovani talentuosi e professionisti già affermati nel panorama jazzistico italiano, europeo e da oltre oceano con ampio spazio alle contaminazioni tra generi e culture. Si rivolge ad un pubblico di ogni età, attento, in costante incremento. Oltre a valorizzare il patrimonio culturale vallivo attraverso la fruizione dei luoghi, il Festival riesce ad innescare dei percorsi virtuosi di crescita su tematiche di natura sociale, culturale ed economica.
Qual è il vostro rapporto con il territorio e perché questa scelta così forte sulla localizzazione? Ci sono anche molti artisti stranieri: quali rapporti avete creato, e quali sinergie con culture diverse ?
AmbriaJazz collabora con numerose Istituzioni territoriali e ben si inserisce nel tessuto sociale valligiano attraverso il coinvolgimento di numerose associazioni locali. Fra le altre attività l’Associazione ha sviluppato in Provincia di Sondrio un Festival itinerante di jazz e musica contemporanea che porta il nome dell’Associazione e che si svolge solitamente nel mese di luglio con numerose date (l’ultima edizione del 2017 ha visto 19 date e oltre 70 musicisti professionisti coinvolti). Ogni data si realizza in un luogo diverso tra chiese, castelli, teatri, edifici storici e nei loro giardini con lo scopo di diffondere la conoscenza della musica jazz e contemporanea di qualità e al tempo stesso promuovere i beni culturali di tutta la Provincia.
AmbriaJazz e la voce: quali scelte artistiche, in particolare per il festival di quest’anno?
Ovviamente nelle varie formazioni musicali spesso si inseriscono progetti con cantanti donne e uomini. Quest’anno in particolare sono ospiti del Festival Ada Montellanico con il suo progetto Abbey’s Road di forte valenza sociale, Carla Casarano nel progetto Lumina completamento dedicato alla luce, Boris Savoldelli con PROG (Nostalgia Progressiva) in cui si avvale anche dell’elettronica e Gavino Murgia con i suoi progetti nei quali abbina il canto a tenore sardo al suono del sassofono, ottenendo risultati eccezionali. Gavino sta curando anche un nuovo progetto su incarico di AmbriaJazz nel quale vengono utilizzate delle tracce registrate di una anziana signora che canta come solista brani tradizionali originali valtellinesi.
Avete cercato l’erìsimo in Valle? Sapete se c’è, e se qualcuno è interessato alla sua valorizzazione?
L’erìsimo è presente spontaneamente e viene raccolto per fini legati a piccole produzioni di preparati medicinali naturali.
E’ conosciuto in valle da tutti i cantanti per le sue proprietà, ed è stato bello scoprire, ospitando musicisti e noti attori che frequentano il territorio, che è molto usato ogni volta in cui ne sentono il bisogno.
Ringraziamo gli amici di AmbriaJazz per il loro impegno sul territorio e per la cultura. Tutti quelli che vogliono seguire i loro eventi musicali al fresco della montagna potranno trovare qui il programma completo.
Articolo a cura di Angela Bassoli