Quasi mille persone hanno riempito la Sala Verdi sabato sera per il concerto di Sheila Jordan a Milano. Un vero record di presenze per questo genere di eventi, che sono di richiamo per gli appassionati del genere ma non sempre per il grande pubblico.
La grande vocalist statunitense, classe 1928, è salita sul palco con il suo quartetto e si è presentata da sola alla gremitissima Sala Verdi iniziando con “Hum drum blues”, seguito poi da un alternarsi di noti e meno noti standard del jazz tra cui “If I had you”, “All or nothing at all” e “Lucky to be me”, che dà il titolo al suo ultimo disco dal vivo registrato proprio in Italia. “Lucky to be me” (“Fortunata di essere quello che sono”) è anche un po’ il mantra di Sheila Jordan: una vita lunghissima e anche molto densa di avvenimenti belli e brutti, sempre però all’insegna della forza e dell’ottimismo. Sheila ha intrattenuto il pubblico parlando in inglese, ma del resto la sua comunicativa è così forte e immediata che non ha bisogno di traduzioni. Il suo noto carisma e la sua trascinante energia non hanno risparmiato il pubblico del Conservatorio, formato anche da molti appassionati di musica classica o di altri generi musicali. Risate a scena aperta per l’ironica “Dat dere”, eseguita con voce e contrabbasso, che Sheila dedica da sempre alla sua amatissima figlia Tracey e a tutti i genitori presenti e futuri. Il pubblico ha cantato e seguito le sue improvvisazioni in “Workshop blues“, che Sheila usa per insegnare l’improvvisazione vocale durante le sue lezioni. Grandi momenti di emozione durante le ballad, nella quali questa artista riesce a comunicare con rara intensità: un “solo” vocale sui canti delle antiche tribù Seneca, i nativi americani dai quali Sheila discende, introduce “The moon is a harsh mistress“; di grande intensità anche la sua “The crossing“, eseguita durante il bis, che racconta il sottile confine tra il dolore della sconfitta e la speranza di tornare a vivere.
Una grande lezione per tutti vedere l’interazione e lo scambio tra i grandi e consumati artisti del quartetto (con Sheila Jordan Roberto Cipelli al piano, Attilio Zanchi al contrabbasso e Tommy Bradascio alla batteria) e i giovani allievi della Verdi Jazz Orchestra diretta da Pino Jodice, che hanno concluso il concerto con l’entusiasmo che le “big band” sanno dare e che ci si porta dietro a serata finita.
Erìsimo grande protagonista anche nel backstage: consegnato a Sheila il nostro prototipo di miele con erìsimo (in tre diverse versioni), che Sheila ha gradito molto: prima di salire sul palco ha voluto in camerino una teiera di acqua calda per prepararsi uno dei nostri infusi all’erisimo.
Erìsimo anche prima del concerto: è stato infatti presentato, in anteprima assoluta per la stampa, un aperitivo all’erìsimo preparato da Cibario, molto apprezzato dai presenti. Questo è solo l’inizio degli eventi che vedranno l’erba dei cantanti protagonista anche in tavola, e che vi riserveranno grandi sorprese nei prossimi mesi.
E infine fiori di erìsimo con peonie e ortensie rosa anche nel mazzo di fiori consegnato a Sheila, insieme a una targa di riconoscimento preparata per lei dal Conservatorio di Milano per omaggiare la sua lunghissima carriera artistica.
A fine concerto una fila interminabile di fan per le foto e gli autografi hanno costretto Sheila a trattenersi con la consueta generosità fino a che il personale ci ha fatto gentilmente capire che dovevano chiudere. Moltissimi messaggi di amici e semplici conoscenti dopo il concerto ci ringraziano per questa serata, segno che il nostro obiettivo è stato raggiunto:
la “voce autentica del jazz” ci ha fatti partecipi di una storia, e ci ha fatto venire voglia di cantare e di vivere guardando sempre oltre gli ostacoli.
Vi invitiamo a seguire i prossimi eventi, anch’essi assolutamente imperdibili:
Il 7 giugno saremo ancora alla Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari per le Conversazioni dell’Erisimo con il botanico Enrico Banfi; e il 2 Luglio ancora musica nel chiostro Conservatorio con il concerto degli allievi di canto e musica di insieme dei dipartimenti di musica jazz e pop.