Erina, con la sua voce dolce e sorridente trasmette il senso di armonia e felicità.

Di solito non badiamo molto alla nostra voce ed io voglio trasmettere la gioia di vivere, la fiducia nella bellezza della vita

Quando hai scoperto la passione per la radio? Oppure volevi fare tutt’altro?

Intorno ai 13 anni, perché adoravo ascoltarla. In seguito ho pensato che sarei diventata un medico o una giornalista, ma alla fine sono rimasta fedele al primo amore.

Hai pensato subito di avere una voce adatta alla radio o qualcuno te l’ha fatto notare?

Me l’hanno detto i colleghi della prima radio in cui ho lavorato, dal momento che io mi ero proposta solo per mettere la musica. Di solito non badiamo molto alla nostra voce, giusto?

Come è iniziata la tua avventura radiofonica che poi è diventata una professione?

In una piccola radio di Como, nel 1991. Da lì la Svizzera e poi Milano.

Cosa vuoi trasmettere agli ascoltatori?

La gioia di vivere, la fiducia nella bellezza della vita.

Le cose che spesso senti dire dagli ascoltatori (sia complimenti che critiche)?

Il complimento più bello è quando mi dicono che li rassereno o li faccio sorridere, la critica più comune riguarda un’esagerata dolcezza, che può non piacere.

E se dovesse succedere qualcosa per cui non lavori più come speaker radiofonica cosa faresti?

Studierei per aiutare le persone che soffrono di dipendenze, chimiche psicologiche.

Cosa fai quando “perdi” la voce? Usi un rimedio?

Miele di manuka, il mio preferito.

Hai mai sentito parlare di Erìsimo, la pianta “dei cantanti” che aiuta la voce?

Sì, ne abbiamo anche parlato in radio una anno fa!